“La Holden è nata da un’idea:
che si dovesse fare una scuola in modo da formare dei narratori.
Non degli scrittori. Non dei drammaturghi. Non dei registi.
Ma dei narratori.”
che si dovesse fare una scuola in modo da formare dei narratori.
Non degli scrittori. Non dei drammaturghi. Non dei registi.
Ma dei narratori.”
Alessandro Baricco, il Preside
La parola chiave qua dentro è storytelling. Alla lettera, significa raccontare storie. Chi entra alla Scuola Holden intraprende un percorso biennale intorno alla narrazione strutturato secondo una didattica sperimentale che coniuga teoria e pratica. Parallelamente si svolgono approfondimenti, workshop, gite e progetti speciali. Come Palestra Holden, uno “spazio del fare” dove ci si allena misurandosi con i diversi linguaggi espressivi.
Alla Holden i maestri sono scrittori, sceneggiatori, registi di cinema e di teatro, attori, drammaturghi, copywriter. Solo qualche nome: Niccolò Ammaniti, Domenico Starnone, Carlo Lucarelli, Gianrico Carofiglio, Werner Herzog, Gabriele Vacis, Giovanni Minoli, Carlo Mazzacurati, Luciana Littizzetto.
Molti anche gli ex allievi che hanno raggiunto il traguardo della pubblicazione:
Emiliano Amato, Noi che siamo ancora vivi, Gaffi.
Giordano Aterini, Un soldo per le tue paure, Rizzoli.
Arianna G. Bonazzi, Oggi stesso sarai con me in paradiso, Fandango.
Carla D’Alessio, L’altra Agata, L’Ancora del Mediterraneo.
Giorgio Vasta, Il tempo materiale, minimum fax.
Emiliano Amato, Noi che siamo ancora vivi, Gaffi.
Giordano Aterini, Un soldo per le tue paure, Rizzoli.
Arianna G. Bonazzi, Oggi stesso sarai con me in paradiso, Fandango.
Carla D’Alessio, L’altra Agata, L’Ancora del Mediterraneo.
Giorgio Vasta, Il tempo materiale, minimum fax.
A chi è lontano la Holden dà la possibilità di seguire dei corsi online che spaziano dalla scrittura per il racconto alla sceneggiatura, dalla scrittura per il web a quella per il teatro, dal giornalismo al corso per realizzare un e-book. Ciascun allievo è seguito da un tutor personale che lo accompagna stimolandone la riflessione e l’analisi consapevole dei testi.
Nell’area web rientra anche 30x60, il magazine della Scuola Holden. La redazione è aperta a tutti quelli che hanno voglia di divertirsi a raccontare il mondo in 1800 battute (spazi inclusi).
Per i curiosi: la Scuola è intitolata a Holden Caulfield, il protagonista di The Catcher in the Rye, il ragazzino che non voleva saperne di scuole, college, insegnanti, materie ed esami. Questa scuola gli sarebbe piaciuta.
Nessun commento:
Posta un commento